1 giugno 2023
Il tempo trascorso davanti agli schermi (televisione, smartphone, tablet) è stato associato ad un aumentato rischio di sovrappeso e obesità, nonché a un’alimentazione generalmente poco sana. Questo a causa di uno stile di vita più sedentario, della mancanza di concentrazione durante il pasto e dell’influenza della pubblicità. In particolare, negli ultimi anni, sono notevolmente aumentate le pubblicità di prodotti alimentari indirizzate ai bambini, in cui sono pubblicizzati cibi solitamente poco sani, in quanto ricchi di grassi, sale e zucchero.
Uno studio austriaco, che ha coinvolto 529 bambini di età compresa tra i 6 e gli 11 anni, ha riscontrato che l’indice di massa corporea dei bambini risultava positivamente correlato alla frequenza delle loro richieste di acquisto di alimenti pubblicizzati sui media; tuttavia, non è stato riscontrato un effetto significativo della frequenza di esposizione ai media sul numero di richieste. È interessante notare come il parlare con i bambini degli alimenti durante o dopo la visione del relativo messaggio pubblicitario aumentasse le richieste di acquisto di cibo. Il potere persuasivo dei messaggi pubblicitari è pertanto estremamente elevato e solo le restrizioni dei genitori risultano efficaci nel moderare le richieste dei bambini.
Un recente studio cileno, che ha coinvolto 938 bambini di età compresa tra i 4 e i 6 anni e 752 ragazzi di età compresa tra i 12 e i 14 anni, ha indagato l’uso degli schermi durante i pasti e il relativo effetto sulla dieta. I partecipanti trascorrevano in media 9 ore settimanali (bambini) e 13,5 ore settimanali (ragazzi) davanti alla televisione e l’87,5% ha riferito di consumare almeno un pasto o uno spuntino al giorno davanti allo schermo. La mediana delle kilocalorie consumate quotidianamente davanti alla televisione era pari a 387 nei bambini e 848 nei ragazzi (rispettivamente il 34,7% e il 42,3% dell’apporto energetico giornaliero). I partecipanti che trascorrevano più spesso i pasti davanti alla televisione avevano generalmente una dieta meno salutare, comprendente un maggiore consumo di dolci nei bambini e di bevande zuccherate nei ragazzi.
Per approfondire
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